Unione Europea, direttiva sulla riduzione dell’inquinamento prodotto da oggetti di plastica monouso

ROMA . “L’Italia è il settimo Paese europeo in termini di generazione di rifiuti in plastica pro capite. Con i nostri 35,05 chili all’anno, siamo ancora sopra la media europea (31,33). Lo rivelano gli ultimi dati di Eurostat, aggiornati al 2015. Il progetto di direttiva europeo sulla riduzione dell’inquinamento da plastica rappresenta  un contributo importantissimo per la tutela dell’ambiente, ma è necessaria una campagna europea di sensibilizzazione vera per i consumatori, che potrebbero non cogliere i grandi vantaggi di questa scelta“.

Questo è il commento di Francesco Luongo, presidente del Movimento Difesa del Cittadino, sulla nuova Direttiva proposta dalla Commissione Europea, che indica nuove norme per i prodotti di plastica usa e getta e per le attrezzature da pesca abbandonate; finalmente ora passeranno al vaglio del Parlamento Europeo e del Consiglio.

L’Italia è già molto avanti sul tema avendo messo al bando  shopper di plastica, i cotton fioc non biodegradabili, e le microplastiche nei cosmetici. Ma non basta, come tanti villeggianti potranno constatare. Secondo il rapporto Beach Litter di Legambiente, infatti, il 31% dei rifiuti censiti è stato creato per essere gettato immediatamente o poco dopo il suo utilizzo.

“Purtroppo -conclude il Movimento Difesa del Cittadino- continuano a mancare iniziative di sensibilizzazione da parte delle istituzioni verso i cittadini, con una situazione che è resa più grave dalla assenza di controlli e di multe verso gli inquinatori di professione, per non parlare degli scarichi abusivi di barche e yacht, su cui l’associazione auspica il pugno di ferro questa estate da parte della Guardia Costiera”.

foto tratta da lifegate.it

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