Fermo – Mostra su Fortunato Duranti. Successo di pubblico per il primo mese di apertura. Arrivano le visite gratuite per i residenti della Provincia

Successo di pubblico per il primo mese di apertura della mostra su Fortunato Duranti. Ad agosto sono stati più di 3 mila i visitatori che hanno ammirato le opere dell’artista e collezionista ottocentesco esposte ne “La mente mia s’invola”, ospitata a Fermo dal 1 agosto al 9 novembre. Un evento che ha incrementato notevolmente le presenze a Palazzo dei Priori con un biglietto unico per le visite anche alla Pinacoteca Civica e alla collezione archeologica. Dal Comune arriva ora una nuova opportunità per un percorso attraverso le opere del Duranti.
“Le tante presenze, in particolare dei turisti che hanno scelto Fermo per le loro vacanze, sono il segno dell’attenzione del pubblico a un artista la cui produzione è di respiro nazionale e internazionale e del quale la Biblioteca Spezioli custodisce oltre mille disegni. – sottolinea il Sindaco Nella Brambatti – A settembre e ottobre offriremo un’occasione in più per conoscere e approfondire le opere del Duranti: visite gratuite e guidate per i residenti della Provincia di Fermo. L’obiettivo è anche quello di portare a conoscenza del pubblico la Pinacoteca “Fortunato Duranti” di Montefortino, luogo da visitare per comprendere pienamente l’artista”. Saranno quattro le occasioni per visitare gratuitamente la mostra organizzata in occasione del 150° anniversario della morte dell’autore. Si parte sabato 13 settembre dalle 17 alle 19 con la guida eccezionale del professor Stefano Papetti, grande conoscitore del Duranti e curatore della mostra. Il 20 settembre la visita sarà inserita nella 31° edizione delle Giornate Europee del Patrimonio alla quale il Comune di Fermo ha aderito. Le visite guidate proseguiranno, a cura del Sistema Museo, il 4 ottobre. Conclusione il 10 ottobre con la visita guidata dell’assessore alla Cultura Nunzio Giustozzi che si incentrerà soprattutto su due opere straordinarie dell’arte romana a Fermo, restaurate per l’occasione: una testa colossale di divinità dal Girfalco e un ritratto di Augusto da Falerone. In calendario per l’inizio di ottobre anche una giornata di approfondimento in occasione della presentazione del catalogo della mostra, un volume ricco di interessanti novità scientifiche, fortemente sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo.
Le visite, aperte per un numero massimo di 30 partecipanti per turno, si possono prenotare da oggi al numero 0734/217140.

SCHEDA DESCRITTIVA MOSTRA

Nato a Montefortino nel 1787, grazie all’appoggio del cardinale Bernardino Onorati, giungeva a Roma prima del 1807 per studiare presso l’abate Conti, maestro ben presto trascurato dal giovane artista che preferiva confrontarsi con quanto di più aggiornato si andava realizzando nell’Urbe, in modo particolare con la produzione di Felice Giani, impegnato dal 1812 nella decorazione del Palazzo del Quirinale. Dopo una sfortunata missione in Austria organizzata per procedere alla vendita di vari dipinti antichi, Duranti restò a Roma dove, pur dedicandosi prevalentemente al commercio antiquario, continuò instancabilmente a disegnare, dando vita ad una sorta di diario interiore che registra, a far data dagli anni Trenta, una progressiva forma di alienazione mentale che lo porta a disegnare instancabilmente e a completare i suoi fogli con iscrizioni deliranti, spesso indecifrabili.
Rifacendosi agli studi grafici di Luca Cambiaso, Duranti adotta uno “stile quadrato”, come lo hanno definito Emilio Lavagnino e Lorenz Eitner, una sorta di stenografia disegnativa che nel corso degli anni Quaranta perde progressivamente la sua connotazione geometrica per assecondare con fremente vitalità il delirio mentale dell’artista, le cui ultime opere esprimono la stessa tensione visionaria di quelle di Füssli o di Blake. Costantemente in bilico fra la ricercata armonia dell’arte neoclassica e il furor creativo del Romanticismo, Duranti trasfonde nei suoi disegni le proprie inquietudini esistenziali, anticipando umori ed esperienze emotive dell’arte del Novecento.
Più di mille disegni si conservano a Fermo, presso la Biblioteca Comunale mentre a Montefortino, nel Palazzo Leopardi, è allestita la sua ricca collezione di dipinti che rispecchia i gusti eclettici di un connoisseur curioso: le tavole di Perugino e Lorenzo di Credi, le tele di Giaquinto e Conca, le nature morte di Spadino e Munari, le opere di Luti, Untepergher e Camuccini danno infatti vita ad una collezione inaspettata nel bel borgo affacciato sui Sibillini.
Circa 50 fogli dell’artista marchigiano scelti fra i più rappresentativi del suo articolato percorso grafico e alcune delle sue rare tele saranno messi a confronto con i dipinti degli artisti antichi e moderni ai quali Duranti si è ispirato: le opere di Giani, Camuccini, Minardi e Canova evidenzieranno il rapporto con i maggiori artisti del suo tempo, mentre le tele di Giulio Romano, Luca Cambiaso e degli artisti marchigiani del XVI secolo potranno ben rappresentare i suoi interessi per l’arte del Rinascimento che si inquadrano anche nella attività antiquaria che gli garantì di vivere con una certa agiatezza.
I prestiti concessi dalla Galleria degli Uffizi di Firenze, dal Museo Nazionale Palazzo Mansi di Lucca, dal Museo Nazionale di Palazzo Reale di Pisa, dalla Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e dalla Fondazione Cavallini Sgarbi di Ro Ferrarese consentiranno di effettuare un inedito percorso attraverso l’arte italiana dalla fine della stagione tardo barocca all’affermarsi dei primi fermenti romantici.
Questi confronti con le opere dei maggiori artisti contemporanei e del passato che Duranti ha tenuto presenti nell’elaborare la sua complessa trama di relazioni figurative che emergono dalla vastissima produzione grafica del pittore di Montefortino, fanno di questa mostra un evento che riesce a coniugare la valorizzazione del territorio e delle sue personalità di maggior spicco con il contesto nazionale ed internazionale, allargando la notorietà dei beni culturali conservati nelle Marche ad una platea di vasto respiro.
Un’altra “chicca” rende unica e straordinaria la mostra. Nella sezione “Duranti e l’antico” per l’occasione saranno riesposti i due più importanti reperti di epoca romana della collezione archeologica fermana: la testa di Augusto recentemente restaurata grazie al contributo di “Steca Energia” ed esposta in occasione delle “Giornate FAI di Primavera” 2014 e la colossale testa di divinità, probabilmente Giove, restaurata grazie alla munificenza della Giunta Comunale che l’ha restituita dopo anni alla pubblica fruizione.
Si ringraziano gli sponsor che hanno generosamente collaborato alla realizzazione dell’evento: Società “Solgas” – società del Comune di Fermo per l’energia, Asja Ambiente Italia, Camera di Commercio di Fermo, Eurobuilding, Daca vetrine d’autore, Petres gioielli nel tempo.
La mostra sul Duranti, che si svolge sotto l’egida della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea e gode dell’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è promossa e organizzata dal Comune di Fermo, di Montefortino e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo e dalla Soprintendenza ai Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici delle Marche ed inoltre è sostenuta dalla Regione Marche e dalla Provincia di Fermo.

Orari di apertura:
dal 1 agosto al 15 settembre
dal lunedì al giovedì 10,30 – 13/ 16 – 20
Dal 16 settembre al 9 novembre
Dal martedì al venerdì 10-13/15,30-18
Sabato e domenica 10,30-13 / 15,30 – 19
Lunedì chiuso

Aperture straordinarie:
dal venerdì alla domenica orario continuato dalle 10,30 alle 19,30
Tutti i giovedì di luglio ed agosto e dal 10 al 20 agosto anche apertura notturna
dalle 20 alle 24
15 agosto orario continuato dalle 10,30 alle 24
1 novembre 10,30 – 19,30

Info
tel. 0734/217140
mail: musedifermo@comune.fermo.itù
sito: www.comune.fermo.it

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