Incontri con l’ autore, chiude con la dott.ssa Antonella Baiocchi e le radici della relazione malata

di Alceo Lucidi

SAN BENEDETTO – Si è chiuso il ciclo degli “Incontri con l’autore”, edizione 2017, con un “classico”, potremmo orami dire, ossia la presentazione dell’ultima ricerca della dott.ssa Antonella Baiocchi. Psicologa, psicanalista e criminologa di robusta formazione (ha lavorato per oltre 20 anni in ambito psichiatrico in una comunità di riabilitazione a Bassano del Grappa), è la terza volta consecutiva, in effetti, che la Baiocchi, assieme al dominus Mimmo Minuto, saluta il pubblico di affezionati delle serate sambenedettesi, sempre così ricche di sorprese e piacevoli, dando appuntamento al prossimo anno.

Il dibattito sul libro – Alle radici della relazione malata – è stato avviato da Meri Marziali, ben titolata a parlare di disturbi nelle relazioni affettive e di disagi sociali, essendo l’attuale presidente della Commissione Pari Opportunità della regione Marche.

Cosa spinge una coppia ad entrare in crisi? Quali le dinamiche psichiche e cognitive che si innescano nelle relazioni affettive e, per estensione, all’interno dei rapporti tra individui in società? Baiocchi individua nello squilibrio tra una parte predominante ed una sottomessa o prona alle volontà dell’altro l’origine di una difficoltà di comunicazione che, covata nel tempo, può avere sulla psicologia umana, effetti diversi, imprevisti, traumatici.

Anche gli episodi di cronaca degli ultimi anni – che vedono un aumento allarmante delle violenze di genere e degli omicidi di donne – non sono episodi isolati e gratuiti, ma, seppure incontrollati, il frutto – per la dott.ssa Marziali – di un retaggio antico, di un pregiudizio maturato nel tempo, di un costume che affonda le sue radici in una società, per tanti versi, ancora patriarcale.

Ad ogni modo, la questione non va impostata nei termini di un rigido schematismo che vede la donna necessariamente come la parte debole. In termini evidentemente più psicanalitici, esistono dei soggetti comunicanti che debbono trovare un equilibrio nel bilancio dei bisogni relazionali senza cadere in quello che Antonella Baiocchi chiama una “gestione dicotomica delle divergenze”, ovvero, a fronte di inevitabili differenze nell’essere e nelle personalità degli individui, l’incapacità a cercare un punto di intensa, di mediazione, di intersezione per stabilire un confronto sano e pacato.

In questa corsa al rialzo, nella coazione a ripetere freudiana di relazioni disarticolate, la parte conformata ai desideri del prevaricatore soffre doppiamente: da un lato, deve sottostare a quanto imposto senza potere affermare la propria psicologia, dall’altro, nel tentativo di non dispiacere – o, più ancora, di non deludere – crede erroneamente di potere avvicinare il partner, finendo al contrario per ingigantirne il già nutrito individualismo.

Il mondo ultratecnologico attuale, nelle sue diverse estrinsecazioni, soprattutto educative – sono ancora parole della psicologa –, che tanti mezzi di conoscenza ci fornisce, che ci porta in casa cose di cui non avremmo sempre strettamente bisogno, che ci immerge, così prepotentemente e incautamente, nei vissuti di tante persone attraverso i social media, non ci ha ancora educato a come gestire autenticamente i rapporti umani, lasciandoci degli “analfabeti” della psiche.

In realtà ci conosciamo pochissimo e dei lineamenti di psicologia comportamentale – asserisce la Baiocchi – andrebbero introdotti sin dalla scuola primaria per non scoprire all’improvviso che non ci si riesce più a capire.

I proventi del volume saranno tutti devoluti all’associazione “Omnes Omnibus” gestita da Raffaella Milandri, che opera con diversi progetti – dal microcredito alle imprese, all’aiuto alle giovani famiglie con un sistema di bonus, fino ad un fondo per gli orfani e le vittime – nel territorio di Arquata pesantemente colpito dai terremoti dello scorso anno.

 

 

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