Juventus-Roma – Il caso infiamma la politica

Juventus-Roma - Il caso infiamma la politica

Troppo gravi gli errori arbitrali della prematuramente definita “sfida scudetto” tanto che pure destra e sinistra si danno la mano per proporre un’interrogazione parlamentare.

Marco Miccoli, deputato PD e Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia vogliono andare in fondo a questa storia chiamando in causa il Ministero dell’Economia e la Consob in quanto errori, quelli del fischietto Rocchi, che hanno risvolti ben più importanti di quelli calcistici.

Un arbitraggio scorretto insomma che può falsare le partite e i relativi andamenti borsistici delle due società (La Roma a -4% a Piazza Affari dopo la sconfitta) e che minerebbe la credibilità del Paese anche di fronte a investitori esteri visto che il presunto scempio è andato in onda in tutto il mondo.

Una mancanza di meritocrazia insomma che Del Rio, Sottosegretario alla Presidenza con delega allo sport, non dovrebbe permettere e che avrebbe potuto far scatenare episodi di violenza.

Si ritorna quindi a parlare di moviola in campo e di utilizzo di mezzi tecnologici per dirimere le questioni relative ai falli soprattutto al limite dell’area che possono portare all’assegnazione di rigori inesistenti e quindi a un risultato talvolta falsato mentre Tavecchio invita comunque le due società, che si battibeccano a colpi di Social, ad abbassare i toni.

Porre una partita di calcio come problema politico comunque non è stata una mossa che ha entusiasmato tutti e mentre c’è chi esagera parlando addirittura di portare il caso in Europa come il leghista eurodeputato Buonanno, molti altri colleghi dei vari partiti si dissociano da queste iniziative definendole, come il Presidente della Commissione Bilancio alla Camera Boccia, soltanto “dibattiti da bar di chi non ha di meglio da fare la mattina che inventarsi interrogazioni parlamentari sulle sciocchezze”.

 

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