In un teatro Concordia gremito di studenti dei licei Classico e Scientifico e della scuola “Curzi”, di autorità civili e militari e di numerosi cittadini, questa mattina, martedì 27 gennaio, il Comune di San Benedetto ha celebrato il “Giorno della Memoria” istituito nel 2000 “in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”.
A 70 anni dalla liberazione del più grande campo di sterminio nazista, quello di Auschwitz, si è scelto di proiettare il film “La tregua” del regista Francesco Rosi (scomparso pochi giorni fa e al quale la platea del Concordia ha dedicato un lungo applauso) tratto dal romanzo omonimo di Primo Levi a cui è seguito un dibattito con lo storico Costantino Di Sante.
L’iniziativa rientrava in “Cinema e Scuola”, percorso didattico incentrato sul cinema, promosso dall’Amministrazione comunale – assessorato alle politiche giovanili e dal Cineforum “Buster Keaton” in collaborazione con il Liceo Classico “Giacomo Leopardi”.
Nel suo saluto, il sindaco Giovanni Gaspari ha ricordato che l’iniziativa vuole essere un momento di riflessione sui temi della Shoah al quale seguirà la visita sui luoghi dell’olocausto, ovvero la tradizionale visita di primavera al campo di Mauthausen riservata agli studenti degli istituti superiori cittadini in concomitanza con le celebrazioni del 25 aprile.
“Sono passati 70 anni dall’apertura dei cancelli del campo di concentramento di Auschwitz – ha ricordato Gaspari – nella vita di una persona 70 anni possono essere tanti, nell’esistenza delle Nazioni sono quasi nulla e, oggi più che mai, in molti paesi sembra non si sia imparata la lezione con il ritorno di un’ondata di odio verso razze, colori, idee diverse da quelle che si ritengono le uniche “giuste”. Con iniziative come quella odierna vogliamo cercare di non far dimenticare riaffermando che è possibile impegnarsi concretamente per valori come l’integrazione, la pace e la comunione tra popoli”.
“Conoscere la storia ci aiuta a conoscere il passato, ad essere cittadini attivi e a non ripetere gli errori – ha detto Di Sante – la Shoah ha riguardato quasi tutta l’Europa e troppi furono silenti, anche gli italiani che in qualche modo contribuirono allo sterminio di uomini e donne, bambini e anziani, considerati inferiori per razza, colore o orientamento sessuale”.
Ricordiamo che, sempre per celebrare la memoria della Shoah, fino al 10 febbraio, in sala Consiliare sarà visitabile la mostra “Lager” a cura dell’Aned (Associazione Nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) composta da 40 tavole che, con immagini suggestive, raccontano la “Shoah”, la persecuzione, la deportazione, la prigionia, la morte di tantissimi ebrei. Sempre in sala consiliare viene proiettato il documentario “Vi comando queste parole”, realizzato dagli alunni della classe 3^ C della scuola secondaria “Curzi” dell’ISC “Centro” vincitore della sezione “Media Educazione” del Premio “Libero Bizzarri” 2014.