A Canzano da oggi torna Tacchinando. Il piatto simbolo del paese al centro dell’evento giunto alle 14^ edizione

CANZANO – Da oggi, 26 luglio, fino a domenica 31, a Canzano torna Tacchinando.

La grande festa del Tacchino alla Canzanese giunge alla quattordicesima edizione, con l’organizzazione dell’omonimo Consorzio, nato nel 2005, con l’obiettivo di sviluppare l’economia locale attraverso la valorizzazione del prodotto tipico, attraverso un riconoscimento di qualità Igp, tutelato dalle contraffazioni e disciplinato nelle fasi di produzione, e la collaborazione della Pro Loco di Canzano.

A partire dalle ore 19, Tacchinando proporrà la degustazione del piatto simbolo del paese, con una ricetta che si tramanda da oltre 150 anni, preparato dagli chef del luogo, ma anche altre prelibatezze. La ciliegina sulla torta è l’ulteriore piatto tipico del territorio: lo Storione di Canzano, (alla pasta reale di mandorle con crema), i cantucci, da gustare con il vino cotto.

Bisognerà attendere fino a giovedì 28 luglio, invece, per Tacchinando by night: fino a domenica 31 luglio dalle ore 22 proporrà degustazioni di vino accompagnati da Finger food a base di tacchino, presso il Giardino di Palazzo Taraschi.

Tacchinando è anche la 38^ Mostra del ricamo antico e moderno: sarà possibile partecipare a passeggiate organizzate appositamente nelle serate dell’evento, per conoscere luoghi storici e affascinanti del borgo quali le vie strette e vicoletti, tipiche viuzze dei castelli medioevali, la chiesa della Madonna dell’Alno, la chiesa di San Salvatore, la neviera di Canzano e la chiesa di San Biagio nella piazza principale della città. La visita sarà organizzata alle ore 22.

Da visitare anche la Neviera, il frigorifero dell’antichità: realizzata intorno al 1100, la grotta era utilizzata per la frollatura delle carni.

Ad accompagnare le serate di Tacchinando dal 28 luglio sarà anche la musica live.

L’antica ricetta del tacchino, che deve essere femmina:

disossare, rompere le ossa e sistemarle nella teglia. Sistemare la carne sopra le ossa, aggiungere acqua senza coprire tutto, aglio, alloro, pepe in grani e sale e cuocere per 6/8 ore in forno ad alta temperatura, girando la carne di frequente. Terminata la cottura separare la carne dal brodo, sgrassata e filtrata. Il brodo viene fatto raffreddare con le carni a temperatura ambiente e poi in frigo (diventerà gelatina) e il tacchino dovrà essere tagliato solo qualche attimo prima di essere servito, con la sua preziosa gelatina.

Stefania Mezzina

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